Un incontro nel segno dell’armonia
quello che si è svolto oggi nello spazio Lavazza Experience e che ha
visto protagonisti Massimo Bottura e Makio Hasuike in rappresentanza
dell’alta gastronomia e del design del cambiamento.
Due maestri che, nel trovarsi per la prima volta a chiacchierare insieme sotto la guida di Virginio Briatore, hanno dato il meglio di sé in termini di filosofia della forma e della sostanza e, in un incontro di quasi due ore, hanno trasmesso al pubblico la grande passione che li muove.
Due maestri che, nel trovarsi per la prima volta a chiacchierare insieme sotto la guida di Virginio Briatore, hanno dato il meglio di sé in termini di filosofia della forma e della sostanza e, in un incontro di quasi due ore, hanno trasmesso al pubblico la grande passione che li muove.
I due parlano di bellezza e errore, di imperfezione e di
purezza come facce necessarie e apprezzate della stessa medaglia. E
ancora, di passione di forza e di qualità.
“Tu nell’altra vita devi essere stato per forza un giapponese” dice
un amico a Bottura.
Per entrambi nulla è lasciato al caso. "Noi creiamo... o interpretiamo… non saprei" dice Hasuike. “Certo è che non inventiamo ma rispondiamo a necessità, siano queste funzionali o estetiche e emozionali”. “Se guardi il mondo in modo nostalgico, questo andrà scemando. Se guardi il passato in modo critico, lo stai portando nel futuro”.
Bottura chiude la conversazione con un inno alla valorizzazione delle competenze e della tradizione: recuperare l’orgoglio del “saper fare” può davvero essere la chiave per il futuro prossimo venturo.
Reportage fotografico: Senia Ferrante
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